
di Piero Simon Ostan
Ottenere l’identità digitale
avrebbe richiesto pochi passaggi:
dati personali, password, poco altro.
La procedura richiedeva infine
il caricamento di un documento
d’identità valido per conferma.
Ho ripetuto l’operazione ore
ed ore, immaginando di essere
caduto in un bel buco del sistema
o la mia identità fosse finita
prigioniera, bloccata nella rete.
La strada era chiamare l’assistenza
in attesa del primo operatore
disponibile a liberarmi presto
dalla ragnatela in cui ero finito.
Il responso a pomeriggio inoltrato:
lei sta operando con un documento
d’identità che non dovrebbe esistere.
Ho chiesto una verifica alle forze
dell’ordine: risulta una denuncia
di smarrimento della sua tessera
a Pignataro Maggiore, Caserta.
La carta era ferma nel portafogli.
A Pignataro Maggiore, Caserta
i piedi non ce li avevo mai messi.
Ora avevo finalmente la prova:
l’esistenza di un altro me al di fuori
di me, che viveva nonostante me:
lo smarrimento della mia identità
la perdita lampante del mio nome