Per l’estate del mondo

di Gabriele Galloni

È la notte di san Lorenzo. Prima

che cadano le stelle scavalchiamo

il muretto del centro sportivo.

L’acqua della piscina è ancora mossa;

imita nei suoi guizzi le vicine

luci del campo da calcio; riflette

i nostri visi oltre il bordo, curiosi

del fondale laccato.

“Guarda”, mi dici alzando la tua Tennent’s

verso la luna, “è come se a momenti

tutti i passati a noi qui ritornassero;

l’acqua si muove, si sta preparando

a ridarceli tutti.”

Getti via

la bottiglia ormai vuota. Ci sediamo.

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